Un ufficio pieno di Monitor e di Sorveglianti che non possono staccarne un attimo gli occhi.
Server centrali che devono tradurre le informazioni inviate dalle videocamere, rallentando necessariamente le prestazioni e aumentando la possibilità di guasti se appena il numero di telecamere aumenta.
In caso di organico scarso, l'impossibilità di intervenire senza abbandonare la sorveglianza.
Questa è la classica situazione dei sistemi di videosorveglianza cui siamo abituati.
Ma non è più in questo modo in cui la videosorveglianza viene gestita al giorno d'oggi.
L'intelligenza dev'essere integrata nelle videocamere, in modo da aumentare le prestazioni complessive del sistema alleggerendo il server centrale.
Inoltre, il sistema deve fare in modo di Ridurre il carico di lavoro dei sorveglianti, permettendo interventi a distanza da una parte e eseguando parte della sorveglianza attiva dall'altra.
Le Videocamere Avigilon posseggono un'intelligenza integrata che consente al sistema l'Analisi e l'apprendimento.
In questo modo è possibile, "insegnare" al sistema a riconoscere situazioni anomale e segnalarle tempestivamente.
In questo video, Hadi Rayess, Sales Manager di Avigilon, spiega come si può configurare la videocamera in modo che "capisca" quando una persona non autorizzata sta entrando in un'area vietata.
Negli esempi specifici, la videocamera riconosce una persona sprovvista di elmetto di sicurezza che entra nel perimetro di un cantiere, e poi qualunque persona che varca il passaggio di un cancello.
Gli interventi a distanza sono garantiti dalla possibilità del sorvegliante di parlare con l'intruso direttamente attraverso la videocamera, e nel caso sia richiesto un intervento di persona dalla possibilità di avere su dispositivo portatile la console di controllo di Avigilon.